Centro Medico "4SMILE", via Villaglori n°127, Torremaggiore (FG) Omina Medica via Tiro a segno, 23 Foggia

Fobia sociale

disturbo fobia sociale

Il trattamento cognitivo-comportamentale

Dalla ricerca scientifica risulta che la terapia cognitivo-comportamentale è uno dei trattamenti più efficaci per la cura della fobia sociale.
Il protocollo cognitivo-comportamentale per la cura di questo disturbo prevede l’impiego delle seguenti procedure:

    • formulazione di un contratto terapeutico, che contenga obiettivi condivisi da paziente e terapeuta e i loro rispettivi compiti (es. compiti a casa per il paziente);
    • ricostruzione della storia del disturbo, partendo dal primo episodio in cui si è manifestato, fino alla dettagliata descrizione della manifestazione attuale;
    • formulazione dello schema di funzionamento del disturbo, a partire dall’analisi di episodi recenti durante i quali la persona ha provato ansia sociale;
    • interventi di tipo psicoeducazionale, con cui vengono fornite informazioni sulla natura dell’ansia e della vergogna e sul loro ruolo nell’insorgenza e nel mantenimento del disturbo;
    • individuazione dei pensieri disfunzionali alla base del disturbo e messa in discussione di tali interpretazioni mediante specifiche tecniche (es. esperimenti comportamentali,dialogo socratico);
    • apprendimento di tecniche per la gestione dei sintomi dell’ansia (es. tecnica del respiro lento, rilassamento muscolare isometrico e progressivo);
    • esposizione graduale ai pensieri ed agli stimoli temuti ed evitati, mediante il ricorso a specifiche tecniche (es. esposizione immaginativa, enterocettiva ed in vivo);
  • in fase di conclusione del trattamento, interventi di prevenzione delle ricadute.

Questo protocollo è applicabile sia individualmente, che in gruppo.
La psicoterapia di gruppo, rispetto a quella individuale, ha il vantaggio generico di consentire il confronto con altre persone che soffrono dello stesso disturbo e di favorire, così, il ridimensionamento del problema e la riduzione della sensazione soggettiva di “essere anormale”. Nel caso della fobia sociale, il trattamento in gruppo costituisce di per sé un’esposizione a ciò che il soggetto teme, per cui va attuato a seguito di una preparazione del paziente ad esso.