L’EMDR (EyeMovementDesensitization and Reprocessing) è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici (PTSD disturbo post traumatico da stress) che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
E’ un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da più di 20 studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.
La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni. Numerosi studi neurofisiologici hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’agosto del 2013 ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati. Il riconoscimento ottenuto dalla OMS e da molte altre associazioni a livello internazionale affermal’efficacia di questo metodo terapeutico. L’obiettivo è quello di utilizzare la ricerca scientifica per diffondere in modo sempre più capillare l’utilizzo dell’EMDR non solo per i pazienti con PTSD (per il cui trattamento, l’efficacia dell’EMDR è già stata ampiamente confermata), ma anche per il trattamento dei cosiddetti traumi relazionali che sono alla base di numerosi disturbi psicologici. Prosegue inoltre il filone di ricerca volto ad individuare quali sono le strutture e le aree cerebrali implicate nella rielaborazione dei ricordi traumatici e ad evidenziare i cambiamenti a livello neurofisiologico a seguito di una terapia EMDR.
La terapia EMDR usa un percorso a 8 fasi, tre protocolli che affrontano gli eventi passati, gli attuali fattori scatenanti e un modello di futuro immaginario per il funzionamento adattivo. Dopo averti fatto l’anamnesi e sviluppato un piano, il terapeuta lavora con te per individuare l’obiettivo specifico. Ti invita a richiamare alla mente degli aspetti terribili o un evento angosciante, cosa hai visto, sentito, ascoltato, pensato, e individuare la questione negativa associata al ricordo (ad esempio: “È stata colpa mia”). Il terapeuta ti aiuta a focalizzare gli aspetti inquietanti dell’episodio e ti indica di seguire con gli occhi la propria mano che si muove avanti e indietro (o ti propone di ascoltare dei suoni alternati, o una stimolazione tattile), prendendo nota di tutto ciò che ti passa per la mente.
Durante delle pause regolari, dirette dal terapeuta o che puoi avviare tu stesso, ti viene chiesto di fare un respiro profondo e segnalare eventuali sensazioni, pensieri o altre reazioni che stai provando. Le serie di movimenti oculari vengono ripetute finché il ricordo diventa meno angosciante ed è associato a un’auto-convinzione positiva (ad esempio: “Ho fatto del mio meglio”). Durante il percorso potresti provare un aumento dell’intensità di alcune emozioni, ma alla fine della seduta la maggior parte delle persone riferisce una reazione notevolmente ridotta.