Centro Medico "4SMILE", via Villaglori n°127, Torremaggiore (FG) Omina Medica via Tiro a segno, 23 Foggia

Anoressia nervosa

anoressia nervosa

E’ opportuno chiarire alcune distinzioni tra l’anoressia nervosa e altre condizioni che possono sembrare simili.

In primo luogo è necessario valutare se vi sono delle patologie organiche, una perdita di peso può essere, infatti, un sintomo riscontrabile anche in malattie gastroenteriche, neoplasie cerebrali, carcinomi occulti e AIDS. Chi è affetto da tali patologie, tuttavia, non presenta un disturbo dell’immagine corporea né il desiderio di dimagrire ulteriormente.
Nella depressione maggiore si può verificare una marcata diminuzione di peso; mancano, però, sia il desiderio di dimagrire intenzionalmente che la paura di ingrassare.
Alcune caratteristiche dell’anoressia possono anche essere presenti nel disturbo ossessivo-compulsivo (ossessioni e i rituali con il cibo); nel caso della anoressia nervosa, tuttavia, tali pensieri e comportamenti sono fortemente influenzati dalla denutrizione e il contenuto delle ossessioni é strettamente legato al cibo.
In comune con la fobia sociale, inoltre, può esservi l’imbarazzo o il disagio nel mangiare in pubblico; nell’anoressia nervosa, in ogni caso, tale aspetto è accompagnato da un’attenzione nei confronti del cibo, del peso e delle forme del corpo, che non compare nella fobia sociale, ed è una conseguenza della restrizione alimentare.
Ciò che permette di differenziare una persona che soffre di anoressia nervosa (sottotipo con abbuffate e condotte di eliminazione) da una persona che soffre di bulimia nervosa, è, infine, il peso e l’eventuale assenza di mestruazioni: gli individui con bulimia riescono a mantenere un peso corporeo maggiore o uguale a quello minimo normale, pertanto non presentano i problemi di amenorrea conseguenti al forte calo ponderale di cui soffrono le ragazze anoressiche.

Cause

Non è possibile identificare un solo fattore responsabile dell’insorgenza di un problema alimentare, piuttosto è necessario considerare un insieme di fattori fisici, ambientali e di personalità.
I fattori di rischio sono gli stessi per tutti i disturbi del comportamento alimentare e sono:

  • la presenza di un membro della famiglia a dieta per un qualsiasi motivo;
  • critiche di familiari su alimentazione, peso o le forme corporee;
  • episodi di vita in cui si è stati presi in giro sull’alimentazione, il peso o le forme corporee;
  • obesità dei genitori;
  • obesità personale nell’infanzia;
  • frequentazione di ambienti che enfatizzano la magrezza (es. danza, moda, sport);
  • disturbi dell’alimentazione in famiglia.

Esistono, inoltre, delle caratteristiche specifiche di personalità che si riscontrano nei pazienti affetti da disturbo dell’alimentazione. Queste aspetti di personalità vengono considerati come fattori di vulnerabilità individuale, ovvero fanno sì che coloro che ne sono portatori siano più esposti di altri a sviluppare un disturbo dell’alimentazione.
Una persona sarà tanto più a rischio di sviluppare una anoressia nervosa se:

  • ha uno scarso concetto di sé (bassa autostima);
  • non ha fiducia in se stessa;
  • ha scarsa consapevolezza delle proprie emozioni;
  • è eccessivamente perfezionista;
  • tende ad estremizzare le cose, cioè “vede tutto bianco o tutto nero”;
  • non conosce le mezze misure, manifesta comportamenti impulsivi o comportamenti ossessivi;
  • tende ad attribuire importanza eccessiva al peso ed alla forma del proprio corpo.

Conseguenze

L’anoressia nervosa danneggia in modo significativo sia la salute fisica che il funzionamento psicologico e sociale della persona che ne soffre.
La perdita di peso è quasi sempre accompagnata da problemi fisici derivanti dall’inadeguata nutrizione. Le complicazioni mediche riguardano principalmente alterazioni nelle funzioni:

  • endocrine;
  • cardiovascolari;
  • gastrointestinali;
  • ematologiche;
  • metaboliche.

Da un punto di vista psicologico, la presenza di un disturbo alimentare ha spesso effetti negativi sull’umore (tristezza, depressione e sensi di colpa), con conseguenze nei diversi ambiti di vita.
Di solito è presente un calo del desiderio sessuale che può influenzare i legami affettivi. In molti casi, inoltre, le persone possono presentare dei problemi nel coltivare dei rapporti di amicizia poiché sono solite evitare le situazioni sociali, soprattutto se queste comportano stare a tavola con gli altri. Si possono presentare anche problemi sul lavoro e a scuola, a causa della difficoltà di concentrazione, e in molti casi liti in famiglia.
Tutto ciò può incidere pesantemente sulla valutazione che la persona fa di sé (o autostima), in quanto può percepirsi chiusa e sentire di aver perso sicurezza in se stessa.